Google Stadia è NO

Completamente bocciato sotto tutti i punti di vista

Vorrei spendere due parole su questa nuova evoluzione dei videogame che un po’ potrebbe far storcere il naso a tutti i produttori di console.

Con l’evoluzione dello streaming ci siamo un po’ tutti abituati all’abbonamento mensile che ti permette di usufruire in modalità all you can eat a tutti i contenuti del portale, e come poteva un colosso come Google non provarci distinguendosi dalla massa? Si, perché mentre tutti si fanno la guerra con i contenuti multimediali, Google è entrata a gamba tesa promettendo titoli videoludici senza onerose spese.

La presentazione parla chiaro: Giocare con Stadia è molto semplice, basta un click, non serve hardware, non serve software, non serve pazienza né precaricamenti. Tu vuoi giocare? Clicchi e giochi direttamente dal tuo televisore. Si, ma qual è il prezzo e l’impronta ambientale?

Hardware

Questo è il primo punto che voglio toccare, perché Google promette videogiochi senza la necessità di acquistare console, però per giocare c’è bisogno del kit composto da gamepad + chromecast 4K. Il problema è che se Stadia smette di funzionare a te rimane un hardware morto in casa. Se compri una console, invece quando il supporto al dispositivo termina, questo continua a funzionare con giochi che hai comprato o che puoi comprare come usato.

Immagina avere tra le mani un GameBoy ed una cartuccia che non puoi più usare perché Nintendo ha deciso di chiudere il progetto. L’hardware che virtualizza Google con lo streaming ti lega ai loro server in positivo, ma anche in negativo.

Prezzi

Su questo non è ancora tutto chiaro, perché per adesso si parla solo di abbonamenti mensili, ma non si parla di costo del singolo titolo, perché se io devo acquistare un kit hardware, e pagare un abbonamento, per poi pagare ancora per un singolo titolo, per dipendere comunque dalla potenza della mia connessione ad internet, qual è la convenienza che Google millanta?

Banda, tanta banda

Stadia richiede 5 Mbps per poter giocare almeno a 720p. Ovviamente se vivi al centro e hai la fibra è meglio, ma se vivi in campagna e ti arrivano a stento 4 Mbps tu non puoi accedere al servizio.

C’è poi da aggiungere un altro raggionamento. Per garantire la massima velocità di gioco, soprattutto nei giochi multiplayer, solitamente il titolo viene riprodotto ed elaborato interamente in locale, mentre al server comunichi un vettore di dati che consiste nella posizione nella mappa del tuo personaggio, la direzione, l’eventuale arma, l’azione che stai compiendo, e tutto il resto. Praticamente vengono trasmesse delle istruzioni che il server di gioco elabora per creare una mappa virtuale di tutti i partecipanti, inviando come risposta l’istruzione della posizione alla tua console di tutti gli altri partecipanti, più le azioni che il tuo personaggio (morte, ferita, ecc…) subisce. Tutto questo quando si gioca online, perché se la modalità di gioco che vuoi intraprendere è la single player, tutto questo non serve.

Con Stadia tutto questo è rivolto al contrario. Tu spedisci al server il vettore dei comandi che stai digitando, il server li elabora, e anziché inviarti delle istruzioni di risposta ti spedisce tutta l’elaborazione video in streaming che tu devi ricevere, decodificare e riprodurre su uno schermo. La follia. Tutto ciò si traduce in saturazione per la rete. Ciò significa che se nella tua zona arriva una connessione ad internet anche di 5 Mpbs e nel tuo vicinato ci giocano in 10, la rete si satura e la velocità di tutti cala vertiginosamente negandovi la possibilità di giocare.

‘sto server c’ha da lavorà

Come detto prima in una situazione ideale un server si occupa solo di ricevere, elaborare e ritrasmettere istruzioni. Nel caso di Stadia invece il server riceve istruzioni, le elabora, genera l’ambiente video, lo codifica e lo trasmette, e tu che lo ricevi devi decodificarlo e riprodurlo. Ciò significa che il server dovrà elaborare le immagini di tutti i giocatori che intendono fare una partita, sia i multiplayer che i singleplayer, e trasmettere tutto in massa. Ciò si riversa sui canali di trasmissione, che sono i cavi in fibra o i fili in rame. Quanto inquina tutto ciò?

S’è c’è addirittura uno studio sull’inquinamento delle email (leggi Otto email inquinano come 1km in auto di Repubblica.it), quanto potrà arrivare ad inquinare un’architettura del genere?

Totalmente bocciato

Ci rendiamo quindi conto che tutto ciò che riguarda Stadia è completamente bocciato. L’unico impatto che potrebbe apparire positivo è lato utente, dove magari qualcuno sta guardando un gameplay su youtube, e in descrizione si ritrova il link per giocare a quel gioco, e in un attimo ci si ritrova in quell’ambientazione. Peccato però, che nel retrobottega, l’architettura non sia studiata alla perfezione.

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