Cos’è e come funziona Mastodon

Una nuova struttura sociale che sfrutta tutte quelle che sono le caratteristiche di una rete

Ho da poco scoperto Mastodon, un network decentralizzato con un’interfaccia molto simile a quella di Twitter, ma che ha delle potenzialità irraggiungibili da qualsiasi altro social network perché sfrutta tutte le caratteristiche di internet e le focalizza intorno all’utente.

In rete si fa ancora molta difficoltà a capire il concetto di Mastodon, quindi adesso vedremo di spiegarlo nella maniera più semplice possibile, però prima facciamo un passo indietro.

Il social network fino ad oggi

Twitter, Facebook e Instagram sono i social network che conosciamo tutti. Lasceremo stare l’unione di Facebook ed Instagram, continuiamo a considerarle di famiglie separate per poter esprimere meglio il concetto. Esistono anche altri social network, ma mettimoli da parte, prendiamo in considerazione i 3 appena menzionati e facciamoci una domanda: Cos’hanno in comune?

Ognuno dei social network che abbiamo menzionato ha il proprio (unico) server, con le proprie regole e i propri utenti. Un utente di Twitter non può comunicare con un utente di Facebook, e un utente di Facebook non può decidere di eliminare il proprio account trasferendo tutto il suo trascorso su un account di Instagram.

La timeline per ognuno di essi è unica, e tu sei portato a leggere unicamente i profili che segui. Di conseguenza, per quanto i 3 social vantino ciascuno di milioni di utenti attivi, se il tuo profilo ha (ipotizziamo) 300k follower, quando aggiungi un contenuto questo viene visto da 300k di follower più eventuali ricondivisioni, non da tutti i milioni di utenti.

Poi, se il social network decide che il tuo contenuto non rispetta le condizioni d’uso, questo lo elimina. Puoi cercare di chiarire con l’ufficio amministrativo del social network stesso per fartelo riaccettare, ma se loro decidono che quel contenuto non è accettato, quel contenuto non sarà pubblicato, e se tu non vuoi perdere i tuoi follower ti adatti alle loro regole. Non parliamo dei casi in cui bloccano il tuo account.

Se il server del social va in down, tutti i milioni di utenti non possono collegarsi, oppure se un Governo decide di censurarlo, i cittadini di quel paese non potranno più usare quel social network. Completiamo con la ciliegina sulla torta: Tutti i dati stoccati su un server unico sono dati che possono essere venduti a qualsiasi miglior offerente.

Questa è l’attuale idea di social network che abbiamo, social centralizzato.

Mastodon e il fediverso

Adesso ti spiego perché devi cominciare a considerare seriamente l’idea di far parte di Mastodon (o comunque del fediverso).

Mastodon non è proprio un social network. Mastodon è un network federato. Questo è formato da tanti piccoli server indipendenti, che hanno domini, nomi, regole e utenti indipendenti e diversi, con la particolarità che questi server possono comunicare tra di loro. Ogni server si chiama Istanza. Quando ci si iscrive a Mastodon, in realtà ci si iscrive ad una Istanza di Mastodon.

Bisogna quindi scegliere l’istanza a cui si vuol fare parte. Esistono tantissime istanze, queste possono essere pubbliche o ristrette, e ognuna di essa può decidere se vuole fare parte dell’intero ecosistema Mastodon permettendo i collegamenti con le altre istanze.

Una volta eseguito il primo accesso ci ritroveremo un’interfaccia grafica quasi identica a quella di Twitter, con l’unica differenza che il Tweet si chiama Toot, il Retweet si chiama Boost, e che invece di una timeline ce ne ritroviamo 3, così identificate

  • Home: è la timeline principale, quella che conosciamo tutti, e cioè quella che mostra tutti i contenuti di tutti i profili che seguiamo.
  • Locale: è la timeline dell’istanza. Tutto ciò che viene scritto nel server da tutti gli utenti finisce qui dentro, sia di persone che seguiamo che di persone che non seguiamo (tranne quelle che abbiamo bloccato o silenziato). Ciò significa che anche essendo nuovi e avendo 0 seguaci, tutti coloro che sono registrati nel nostro stesso server ci leggeranno in questa timeline.
  • Federazione: questa è la timeline della federazione. Quando un utente nel nostro server segue un utente di un altro server, tutto ciò che l’utente dell’altro server pubblica finisce in questa timeline. Se un utente “straniero” non ci interessa possiamo bloccarlo o silenziarlo, oppure possiamo silenziare l’intera istanza straniera.

Praticamente, se per esempio io mi iscrivo al server 1 che conta 2000 utenti registrati, e vengo seguito solo da un utente (cioè ho un solo seguace) nel server 2 che conta 5000 utenti registrati, Mastodon mi dà comunque la possibilità di mostrare i miei contenuti a 7000 persone (più eventuali ricondivisioni), pur avendo un solo follower.

Ma io non solo posso comunicare con utenti di istanze differenti, posso anche esportare tutti i dati con un backup, tutte le pubblicazioni e le immagini, eliminare completamente il mio account da una istanza e registrarla su un altro server (volendo configurando anche un redirect). Questo perché se magari vedo che le regole della mia istanza non sono compatibili con il mio modo di usare il social (per esempio, pratico lo spam), io non sono obbligato a restare lì per non perdermi il pubblico di Mastodon. Anzi, mi sposto fisicamente su un altro server continuando ad avere la possibilità di essere seguito dall’istanza che ho appena abbandonato. Il sistema prevede anche una serie di notifiche che arriveranno ai miei follower avvisandolo che ho cambiato server.

Il trasferimento di un account può avvenire in due modi, ovvero o automaticamente, utilizzando la funzione di trasferimento dedicata, dove sarà possibile precisare quale sarà il nuovo nick e il nuovo server, e sarà il nostro stesso server ad organizzare il trasferimento dei propri seguiti. Oppure sarà possibile semplicemente impostare un redirect che comparirà nell’header del profilo a chi lo visualizzerà

oppure manualmente, ove sarà possibile esportare tutti i dati del proprio account, dai media, ai toot, ai seguaci, le liste, l’elenco dei bloccati e dei silenziati, e tutti i segnalibri. Il download dei toot e dei media, però, è leggermente macchinoso in quanto per ottenerla è necessario richiedere il proprio archivio, che permetterà il download del di un pacchetto.tar.gz che include tutti i toot in formato json, tutti i file multimediali che abbiamo caricato sul nostro profilo, l’avatar, l’immagine profilo e le altre configurazioni

successivamente, nel nuovo account, sarà possibile importare le singole liste tra i seguiti, i bloccati, i silenziati e i segnalibri.

Manca la possibilità di importare sia tutti i media e tutti i toot, in quanto se trasferissimo un account decennale con milioni di contenuti rischieremmo solo di seppellire il nuovo server che ci sta ospitando con l’import massivo, sia i follower, in quanto se ci fosse questa possibilità ognuno di noi potrebbe inventarsi una lista di follower e importarsela attraverso un file csv. Però, come già detto, con il trasferimento chi ci segue sarà notificato, e quindi sarà lui stesso a riseguirvi nuovamente.

Per farvi capire la potenza del fediverso, io sono riuscito ad eseguire un trasferimento da un’istanza di Mastodon (un’applicazione social federata) ad un’istanza di Pleroma (un’altra applicazione social federata diversa da Mastodon ma che è in grado di colloquiare con esso).

I server, inoltre, non sono gestiti da grandi amministrazioni, ma da persone come noi con la quale possiamo tranquillamente parlarci, e di conseguenza si ha la possibilità di chiarire umanamente ogni tipo di disguido.

C’è da dire anche che con una suddivisione di utenti su più server, non c’è Governo che censura o agenzia che compra i nostri dati che tenga, perché un’agenzia paga per milioni di utenti, non per le poche migliaia contenuti su un solo server, e in caso di censura gli utenti possono spostarsi su una istanza che magari il Governo non può toccare perché magari in un altro paese, ed il tutto senza perdere le proprie pubblicazioni.

Questo si chiama social decentralizzato.

Non abbiamo sponsorizzazioni che finiscono nelle nostre timeline, e tutti i messaggi di tutti gli utenti sono visualizzati in ordine cronologico, senza nessun algoritmo che favorisca un utente invece di un altro.

Per riassumere brevemente, se Facebook, Twitter ed Instagram fossero delle istanze di Mastodon, gli utenti di tutti e 3 i social potrebbero parlare tra di loro, e sarebbero liberi di spostare il proprio account da Facebook a Twitter senza perdere nessuna foto e nessuna pubblicazione. Questo è il concetto di federazione, anzi di Fediverso.

Ti ho convinto?

Per partecipare o anche solamente per provarlo dobbiamo andare su joinmastodon.org, e premere Get Started

Ci verrà data la possibilità di filtrare i server consigliati da Mastodon in base alla categoria e alla lingua interessata. Ci tengo a precisare che le istanze non sono unicamente quelle all’interno di questi filtri, ma sono comunque un ottimo passo per iniziare e per poi eventualmente andare a spostarsi su un’altra istanza.

Noi siamo su mastodon.uno, l’istanza di Mastodon Italia le cui regole permettono un utilizzo pulito contrastando lo spam e i link referral, ma è anche possibile registrarsi o spostarsi su mastodon.bida.im.

Riferimenti

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5 commenti

  1. Carina come idea ma non penso avrà vita, non solo per la concorrenza ma in quanto una idea di questo tipo, sebbene sia carina, non andrebbe ad agevolare chissà quanto gli utenti, senza contare che non capisco ancora il perché della timeline federazioni e non a questo punto una globale o basata sulla lingua…
    Insomma la verità è che anche se venisse usato da molti utenti questo significherebbe avere un puttanaio totale.
    Non solo un sistema del genere potrebbe essere utile per chi fa social media management o in generale per fare SPAM.
    Insomma non è a misura per l’utente “base”

    1. In realtà, sembra strano, ma è proprio il contrario. L’istanza viene controllata in maniera più efficace perché contiene un numero molto limitato di utenti, inoltre se l’istanza a cui sei iscritto permette lo spam e a te non interessa, ti basta migrare su un’istanza dove lo spam è vietato e di conseguenza già sai che se qualcuno si registra li per spammare viene praticamente “cacciato via” (è accaduto numerose volte sull’istanza su cui sono iscritto io). Dal tuo canto, come utente, hai la possibilità di bloccare o silenziare utenti o intere istanze. Ti interfacci su piattaforme blog, foto e video il tutto dal tuo account guardando tutto sulla tua timeline. Le tre timeline ti danno la possibilità di leggere feed anche se hai pochissimi contatti in modo da permetterti un’iterazione sociale agevolata. Io ti consiglio di darci seriamente un’occhiata perché si sta rilevando uno strumento potente e funzionale, lo sto usando quotidianamente.

  2. Ciao Francesco,
    ho scoperto ieri Mastodon, via il Blog di Stefano Quintarelli, autore del libro “**** ****”.

    Quel libro per me è un diagnostico di errore di sistema [sociale], quindi lo trovo stimolante per indurre a capire come e perché sia necessario risalire [tracebck] alle sue cause.

    Ho iniziato a provare Mastodon – https://mastodon.uno/@prolocwt – citando un articolo recente su l’Olivetti. Per ora mi limito a rifrasare e ripubblicare il mio post [o “toot”] introduttivo, nella speranza di riuscire a renderlo adeguato ad avviare un dialogo.

    Complimenti per questa tua introduzione; l’ho trovata usando duckduckgo.

    Un cordiale saluto da [nonno] Luigi

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